HNRG Come funziona

Il pannello ibrido termo-fotovoltaico (PVT HNRG) diversamente dai pannelli tradizionali converte l’irraggiamento solare in energia elettrica in maggior quantità grazie allo scambiatore applicato alla superficie posteriore delle celle fotovoltaiche.

A causa della elevata temperatura superficiale, i pannelli fotovoltaici tradizionali arrivano a perdere anche il 20-25% del rendimento durante i mesi estivi a svantaggio della producibilità elettrica.

L’abbassamento della temperatura dei pannelli fa aumentare la resa di circa il 20%
 

Il sistema, dal punto di vista termico , si comporta in modo analogo ai normali sistemi con pannelli solari termici. Le particolari caratteristiche del pannello termo-fotovoltaico (PVT) offrono alle celle una condizione di lavoro assai favorevole sopratutto durante la mezza stagione e la stagione estiva.

L’acqua calda prodotta, per oltre otto mesi all’anno di maggior irraggiamento, solitamente è in quantità notevole rispetto al fabbisogno di una famiglia media. La temperatura a cui viene prodotta, prossima ai 45°C ne consente l’utilizzo diretto senza i tipici sprechi dovuti alla miscelazione con acqua piu’ fredda.

A differenza dei pannelli solari termici tradizionali che sono soggetti al pericoloso fenomeno chiamato “STAGNAZIONE” cioè nessuno spilla acqua sanitaria, il nostro sistema HNRG non si viene mai a trovare in condizioni di surriscaldamento estivo perchè difficilmente la temperatura supera gli 80°C . Inoltre la maggior superficie su cui si sviluppa il sistema termico captante consente una produzione di energia termica decisamente superiore rispetto ai sistemi tradizionali di pari costo, compensando ampiamente il valore di temperatura media leggermente inferiore trasmessa all’acqua sanitaria.

Nei mesi più sfavorevoli l’energia termica accumulata può essere usata a supporto dei sistemi di produzione e riscaldamento tradizionali come lavatrice, lavastoviglie, piuttosto che tutte le altre utenze che con l’acqua calda espletano meglio la loro funzione, compresi i servizi.
Il risultato è un abbattimento verticale dei consumi di energia da parte degli elettrodomestici citati, con una riduzione che puo’ arrivare oltre all’80% dell’energia elettrica utilizzata.

I moduli HNRG collegati ad una pompa di calore offrono rendimenti globali e riduzione dell’energia consumata molto significativi, tipici degli impianti geotermici, con costi nettamente inferiori a quelli delle sonde posate nel terreno.

Il pannello termo-fotovoltaico (PVT) svolge la stessa funzione della sonda geotermica, raccogliendo il calore NON dal terreno ma dal sole e dall’ambiente esterno (pioggia, vento, neve) funzionando come uno scambiatore aria-acqua, anche in assenza di irraggiamento. La mancanza di sonde geotermiche consente di avere un target di applicazioni decisamente maggiore, perchè possibili in qualsiasi zona, basta avere un tetto a disposizione.

In termini di prestazioni, la pompa di calore (PDC) collegata ai pannelli termo-fotovoltaici (PVT) rappresenta una soluzione di assoluto rilievo, tale da rendere oggi già obsolete soluzioni tecnologiche emergenti in campo termodinamico come la tecnologia “STIRLING” piuttosto che le caldaie a idrogeno che stanno vedendo le prime applicazioni soprattutto nel nord Europa.

Qualora fosse possibile un semplice dispersore di superficie collegato ai nostri pannelli termo-fotovoltaici (PVT) e alla pompa di calore (PDC) consente di sommare i vantaggi dei sistemi descritti, perchè capace di dissipare SEMPRE il calore in eccesso dei pannelli termo-fotovoltaici (PVT) durante il periodo estivo, compresa l’energia termica degli ambienti domestici da raffrescare.

Nel caso si disponesse di una piscina o di una stazione termale si possono riscaldare anche queste. Il Sistema HNRG è la soluzione solare più completa e tecnologicamente avanzata attualmente sul mercato

Le pompe di calore (PDC) possono lavorare con l’inversione di ciclo, anche per il raffreddamento estivo, mantenendo tutti i vantaggi rispetto alle tecnologie tradizionali.

Il funzionamento estivo prevede la dispersione da parte della pompa di calore (PDC) del calore prelevato dall’ambiente a temperatura controllata, raffrescadolo mediante un dispersore esterno avente dimensioni sufficienti per lo smaltimento di tutta l’energia asportata.

Il funzionamento invernale e la produzione dell’acqua calda sanitaria (ACS) sono gli stessi riportati precedentemente.